Un esempio importante di Buona politica

Riflessioni a margine dell’inaugurazione della nuova Scuola dell’Infanzia di Ulignano.

Sabato 13 Settembre è stata inaugurata la nuova Scuola dell’Infanzia e l’ampliamento della Scuola Primaria di Ulignano (Istituto Comprensivo di San Gimignano, Siena) alla presenza del Sindaco Giacomo Bassi, dell’Assessore Ilaria Garosi, dell’Assessore Regionale Emmanuele Bobbio e del Dirigente Scolastico Marco Lisi. Lunedì 15 Settembre è toccato al Sottosegretario di Stato Roberto Reggi suonare la campanella che segnalava l’inizio delle attività didattiche. L’inaugurazione, oltre ad essere un motivo di gioia e di orgoglio per quanti in quella scuola lavorano da anni, rappresenta anche un’occasione di riflessione sui rapporti tra il mondo della scuola e quello della politica. Infatti i lavori per la scuola di Ulignano non sono stati decisi ed eseguiti a fronte di un’emergenza da sanare come purtroppo, se ne vedono molte nel nostro Paese: assenza della scuola, inadeguatezza in termini di sicurezza e stabilità… A Ulignano la scuola c’era, piccola (troppo piccola) ma c’era, ed era certamente molto più sicura di tante altre presenti anche nelle zone limitrofe. A questo va aggiunto il costo dei lavori (€ 550,00) interamente sostenuto dal Comune di San Gimignano; spesa che è stato possibile effettuare grazie allo sblocco del patto di stabilità deciso dal Governo proprio per finanziare lavori di questo tipo. L’amministrazione Comunale di San Gimignano avrebbe potuto spendere quella cifra in tanti altri modi e “far contenti” molti soggetti, avendone un ritorno in termini di consenso, sicuramente non inferiore a quello che pure è stato ottenuto con questa decisione. Ma il Sindaco Bassi e l’Assessore Garosi hanno sempre parlato di questa scuola (e lo hanno ribadito anche sabato mattina) non in termini generici: ne parlano sempre facendo riferimento alla qualità che questa scuola ha saputo esprimere negli anni. C’è stato un riconoscimento continuo e costante, una sensibilità nei confronti della peculiarità. Sarebbe potuto bastare così: per certi versi, è più di quanto ci si possa comunemente aspettare. Invece, a testimonianza che quelle parole non erano di circostanza, all’accorgersi di questa scuola, ha fatto seguito una decisione coerente e impegnativa. L’Amministrazione Comunale ha scommesso sulla scuola pensando che questo avrebbe rappresentato un buon investimento per il territorio e la comunità. In troppi pensano ancora che la scuola sia un “posto” più o meno attrezzato, più o meno pulito, più o meno sicuro, dove tenere i bambini per un lasso più o meno lungo di tempo. Che l’importante sia garantire la mensa, il pulmino, la copertura degli orari…. Sembra che quando abbiamo garantito queste cosa, sia fatta; se poi riusciamo anche a fare un po’ di didattica, meglio, ma è una questione accessoria. Ma per fare cosa, si devono coprire gli orari? Noi abbiamo sempre pensato che le questioni organizzative fossero importanti (fondamentali, direi) in quanto condizioni per la qualità dell’apprendimento. È dalle esigenze di apprendimento dei bambini che si parte per ragionare sulle questioni organizzative e non viceversa (i bambini e la didattica che si adattano alle condizioni organizzative decise a prescindere). La scuola, anche la nuova scuola di Ulignano non è quella che si vede nelle foto pubblicate dopo l’inaugurazione. In quelle foto si vedono ambienti molto belli, ampi, luminosi, dove però si potrebbero fare tante cose anche molto diverse tra loro. Quegli ambienti diventano scuola quando sono abitati da bambini e insegnanti che lavorano insieme per raggiungere “avvertibili traguardi” di crescita, sviluppo e apprendimento. Ed è per raggiungere quei traguardi che c’è bisogno di ambienti, spazi, tempi, materiali e strumenti adeguati e funzionali. Il Comune di San Gimignano ci ha fornito questi spazi e questi ambienti. Ha creduto nel progetto didattico di questa scuola fatto di continuità vissuta attraverso la progettazione e realizzazione di curricoli verticali in tutti gli ambiti di apprendimento; di una relazione costante, professionalmente gestita con i genitori, attraverso colloqui individuali, incontri di presentazione delle attività, coinvolgimento diretto nella realizzazione delle esperienze; di accoglienza per tutti i bambini nella consapevolezza che una scuola adatta ai soggetti in difficoltà non è una scuola che dà meno, bensì una scuola più ricca, migliore per tutti.

Per riparare una buca nella strada non c’è bisogno di politici: bastano buoni tecnici e operai. Per “chiudere gli orari” in una scuola non c’è bisogno di pedagogia: basta un buon programma e un computer. Per applicare letteralmente la legge non c’è bisogno di magistrati: basta un cancelliere esperto. Per gestire l’evidenza non c’è bisogno di un livello decisionale. In troppi casi e per troppo tempo in questo Paese la politica ha rincorso le emergenze cercando di tamponare qua e là senza uno sguardo strategico. La buona politica ha questo sguardo, prende decisioni e si assume responsabilità. L’Amministrazione Comunale di San Gimignano ha fatto questo e noi ce ne siamo accorti. Ora tocca a noi, operatori della scuola, dimostrare con il nostro lavoro che quelle aule non sono un “di più” rispetto alla scuola. Tocca a noi continuare a fare in modo che quelle aule siano luoghi di apprendimento significativo e di crescita per tutti i bambini della Scuola di Ulignano.

Paola Conti

Insegnante di Scuola dell’Infanzia

CIDI Firenze