Osservazione dei lombrichi

Insegnante CRISTINA CIAPPELLI

CRED di riferimento SCANDICCI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO

SCUOLA DELL’INFANZIA “DON LORENZO MILANI?/span>

SEZIONE 5 anni –

 DESCRIZIONE ESSENZIALE DELL’ESPERIENZA: LE SUE FASI, IL SUO “PRIMA?E IL SUO “DOPO?(SUO INSERIMENTO IN UN PERCORSO)

 L’esperienza ha avuto come oggetto l’osservazione dei lombrichi raccolti nel prato della scuola. Da questa si sono sviluppate attivit?legate ai vari campi d’esperienza: le cose, il tempo e la natura, i discorsi e le parole, messaggi, forme e media, il corpo e il movimento, lo spazio, l’ordine e la misura.

L’esperienza con i lombrichi ?stata solo una piccola parte di un percorso di esplorazione del giardino della scuola, durato tutti e tre gli anni; negli anni precedenti erano gi?state svolte osservazioni di animali (pesce, criceto, pappagallo a tre anni, lumaca, formica e ragno a quattro anni; le dimensioni degli animali sono significative in relazione all’et?dei bambini).

PREREQUISITI

Il prerequisito fondamentale ?di tipo metodologico: negli anni precedenti si era messa in atto una didattica costruttiva dove ?il soggetto attivo che costruisce le proprie conoscenze. Per tutto il triennio sono state proposte attivit?scientifiche che hanno portato i bambini a saper formulare ipotesi, ad indagare e dare risposte alle domande poste.

L’attivit?degli anni precedenti su animali di dimensioni maggiori ha fornito ai bambini gli strumenti necessari per questa attivit?con animali cos?piccoli.

OBIETTIVI DELL’ESPERIENZA

Osservare i lombrichi deposti all’interno di una teca, preparata per questo scopo insieme ai bambini, ha permesso di formulare e verificare ipotesi sul comportamento dei lombrichi, riuscendo a ricavare informazioni pi?complesse di quelle ottenibili da un’osservazione non sistematica. Infatti, non si tratta pi?soltanto di descrivere quanto osservato ma di cercare e trovare relazioni, nessi, sequenze temporali e spaziali, spiegazioni di eventi e processi.

OBIETTIVI DI CONCETTUALIZZAZIONE

L’obiettivo generale del progetto ? stato quello di favorire il passaggio da una conoscenza inconsapevole, risultato principalmente   di processi percettivi, ad una conoscenza pi?sistematica, volta alla costruzione di concetti, al loro sviluppo e collegamento.

DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

La prima attivit??stata la ricerca dei lombrichi nel giardino della scuola e la loro “raccolta?con paletta e secchiello. Si ?proceduto poi alla preparazione della teca, secondo le indicazioni riportate in un testo letto e mostrato dall’insegnante ai bambini. In questa fase non era chiaro il motivo per cui la teca doveva essere preparata proprio seguendo quei criteri; si ?capito successivamente, ad esempio, perch?? necessario mettere tre strati di terra di diverso colore. La teca ?stata ricoperta con un panno scuro. Ogni bambino ha partecipato alla preparazione della teca e ha saputo rappresentare l’esperienza fatta, attraverso il disegno della teca stessa. I lombrichi, dunque, sono stati inseriti nella teca; alcuni bambini avevano anche raccolto erba, aghi di pino e foglie secche come nutrimento per i lombrichi.

Nelle due settimane successive a queste operazioni, ?stata svolta un’attivit?di osservazione dei lombrichi e descrizione dei lombrichi; dapprima i bambini sono stati invitati, individualmente, a rispondere alla domanda COME E?IL LOMBRICO? Grazie al lavoro svolto negli anni precedenti, i bambini hanno risposto indicando dimensioni, colore, aspetto?I bambini hanno utilizzato una simbologia da loro scelta per indicare le propriet?individuate; a questo tipo di rappresentazione simbolica erano stati abituati gi?nell’anno scolastico precedente. Gli elaborati individuali sono stati socializzati e condivisi nel gruppo realizzando un cartellone collettivo che riportasse il contributo di tutti i bambini. Questa modalit?di lavoro, prima individuale e poi collettiva, consente ad ogni bambino di attingere dapprima alle proprie personali conoscenze e successivamente, nel momento della condivisione, di recuperare e interiorizzare informazioni che non conosceva.

Le domande successive sono state: COSA HA IL LOMBRICO?, COSA FA IL LOMBRICO?  e DOVE VIVE IL LOMBRICO? Si ? proceduto con la stessa metodologia utilizzata e sopra descritta per il COME E?

Alcune delle informazioni necessarie per rispondere a queste domande sono state ricavate dalla lettura e osservazione di libri presentati dall’insegnante in tante occasioni, anche precedenti, di lavoro sugli animali (per esempio, tra le azioni, l’affermazione che il lombrico mangia viene fatta dai bambini generalizzando un comportamento ben noto per tutti gli animali). Altre informazioni, ad esempio su dove vivono i lombrichi, sono state fornite sulla base dell’esperienza dei bambini (molti hanno il giardino o l’orto)

Conclusa questa fase, si ?potuta iniziare un’attivit?di gioco con le frasi; sono stati utilizzati simboli condivisi da tutti, trascritti su tessere predisposte (cerchio-nome, ovale-attributo, quadrato-azione, triangolo-complemento di luogo).

Dopo una prima fase svolta sotto la guida dell’insegnante, il cartellone ?rimasto appeso nell’aula, accessibile ai bambini che vi potevano giocare per mantenere memoria dell’esperienza fatta.

Trascorsi 15 giorni dalla preparazione della teca ?stato chiesto ai bambini di formulare, individualmente, delle ipotesi su ci?che avrebbero potuto osservare scoprendola. Una volta scoperta, i bambini hanno osservato con entusiasmo la presenza di gallerie e ciascun bambino ?stato invitato a registrare su un foglio trasparente (carta all’acetato), accostato al vetro della teca, le porzioni delle gallerie a contatto col vetro.

L’osservazione della teca ?stata ripetuta ancora a distanza di un mese e di due mesi dalla preparazione. Sullo stesso foglio all’acetato della prima osservazione sono stati annotati con colori differenti i diversi rilievi fatti. In questa maniera i bambini hanno potuto osservare l’attivit?dei lombrichi osservando il rimescolamento degli orizzonti.

Le conclusioni formulate dai bambini dopo le successive osservazioni della teca sono state le seguenti:

–         I lombrichi hanno mischiato la terra;

–         Il livello della terra ? diminuito;

–         Hanno mangiato le foglie e il fieno;

–         La terra ?piena di buchi e gallerie.

Sono state poi svolte altre attivit? legate ai lombrichi:

–         realizzazione di un lombrico con la plastilina;

–         invenzione di storie fantastiche che avessero come protagonisti i lombrichi;

–         schede predisposte dall’insegnante legate ai numeri e all’insiemistica.

L’esperienza sui lombrichi si ? conclusa con due giochi.

Per il primo gioco sono stati realizzati un diagramma ad albero sul pavimento  del salone della scuola, figurine (una per ciascun bambino) che rappresentassero animali striscianti e non, e sei cartelli attaccati a piedistalli recanti alcuni indicatori.

Prima di iniziare a giocare si ? chiesto ai bambini di leggere i cartelli posti lungo la stradina: i primi due cartelli dicevano STRISCIA – NON STRISCIA. Continuando il percorso i bambini trovavano altre discriminanti: da una parte VIVE SOTTO TERRA ?NON VIVE SOTTO TERRA, dall’altra HA DUE ZAMPE ?NON HA DUE ZAMPE.

Ricevuta una figurina, al proprio turno, ciascun bambino dichiarava l’animale ricevuto e andava a collocarsi nella giusta tana. Dopo aver giocato pi?volte si ?chiesto ai bambini di rappresentare graficamente il percorso fatto dal proprio animale.

Per il secondo gioco si ?utilizzato un cartoncino rigido piuttosto grande con 10 finestre, a ciascuna delle quali si affacciava una figura di animale. A corredo del gioco ?stato predisposto un mazzo di 10 carte, con le 10 figure poste alle finestre.

Lo scopo del gioco era quello di individuare con il minor numero di domande la carta scelta dal mazzo. I bambini, a turno, cercavano di individuare la carta pescata, facendo opportune domande a cui il capo-gioco poteva rispondere soltanto “si?oppure “no? In base alle risposte date si escludevano sulla tavola di gioco, abbassando una tendina sulla finestra corrispondente, gli animali che non presentavano l’attributo considerato nella domanda. Al termine del gioco doveva restare alzata la tendina di una sola finestra, cio?un solo animale corrispondente a quello della carta.

FREQUENZA E DURATA NEL TEMPO DELL’ESPERIENZA

Si ?lavorato a questa esperienza per tre o quattro mattine la settimana, per tre settimane, nella fase iniziale; poi, per ogni fase di osservazione della teca, ?stata necessaria un’intera giornata.

 COME L’ESPERIENZA ?LEGATA AD ATTIVIT? ESTERNE ED ESPERIENZE DI VITA QUOTIDIANA

L’attivit?si ?svolta tutta all’interno della scuola.

A tutti i bambini era gi?capitato di vedere dei lombrichi.

QUALI STRUMENTI DI VERIFICA E CONSOLIDAMENTO VENGONO PROPOSTI

Le verifiche delle competenze acquisite e degli atteggiamenti maturati sono state condotte attraverso:

–         osservazioni sistematiche

–         giochi individuali e collettivi con materiale strutturato e non

–         attivit?grafiche pittoriche

–         uso della verbalizzazione

–         formulazione di domande

–         elaborati individuali dei bambini

–         costruzione di cartelloni.

Non sono state necessarie attivit?di consolidamento, proprio a motivo della metodologia utilizzata, sperimentata ampiamente negli anni precedenti.

LABORATORI, FATTORI STRUTTURALI ORGANIZZATIVI E MATERIALI NECESSARI, MODIFICAZIONE DI CALENDARIO (FLESSIBILIT? ORARIA, CLASSI APERTE, COMPRESENZA, ECC)

L’insegnante ha lavorato da sola a questa esperienza, in quanto la collega della sezione, assente spesso nell’arco della settimana per motivi di studio, veniva sostituita ogni volta da una diversa supplente.

Tra i materiali utilizzati: macchina fotografica e registratore, una teca, lenti d’ingrandimento, il computer e altro materiale ordinario.

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TRASVERSALIT?DEI CONTENUTI DIDATTICI TOCCATI E DELLE ABILIT?MESSE IN GIOCO

La trasversalit?dei contenuti si evince gi?dalla descrizione dell’esperienza, che si ?concretizzata in attivit? legate ai diversi campi d’esperienza.

PERCORSO FORMATIVO PREGRESSO DELL’INSEGNANTE (SE INFLUENTE RISPETTO ALLA ESPERIENZA IN QUESTIONE)

L’insegnante ha partecipato al corso svoltosi presso l’Istituto sul tema del Curricolo verticale di Scienze e fa parte del gruppo di ricerca e riflessione sulla didattica delle discipline scientifiche del CIDI di Firenze.

QUANTO E COME VIENE SVILUPPATO L’ASPETTO LINGUISTICO

L’aspetto linguistico ?stato sviluppato nella costruzione di frasi e nell’elaborazione di storie; meno rilevante la parte di ampliamento del lessico.

I MOTIVI DELLA SCELTA

Occuparsi degli animali ?molto coinvolgente per i bambini, anche per quelli che hanno problemi. La scelta ? legata, comunque, a quella pi?generale di lavorare sul giardino della scuola; le insegnanti della scuola sono convinte che il giardino sia un “materiale? particolarmente ricco, che offre molti spunti di lavoro.

INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI PUNTI DI “CRISI?IN ITINERE, SULLA BASE DELL’AUTOVALUTAZIONE DATA DALL’INSEGNANTE E MODIFICHE APPORTATE

Durante la preparazione della teca i lombrichi sono stati inseriti dentro senza contarli. Al termine del lavoro, alcuni bambini hanno osservato che i lombrichi sembravano pi?numerosi; purtroppo non ?stato possibile verificare se ci?era accaduto.

RAPPORTI DELLA SCUOLA, IN CUI SI ? TENUTA L’ESPERIENZA, CON GLI ENTI LOCALI E SUPPORTO DI QUESTI AI PROGETTI DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA.

Non presente.